Come i gigli del mare

Buon Ferragosto carissime amiche e carissimi amici.

Siamo partiti con il freddo di gennaio e siamo arrivati a questa calura estiva in vostra compagnia.
Lungo la strada la nostra piccola scommessa si è arricchita di lettori e di autori.
Un grazie veramente grande a chi ha affidato i suoi scritti al nostro blog e a chi si è appassionato alla lettura.
Abbiamo diversificato gli scritti pubblicati, ma ritorneremo presto a raccontare di Siniscola e dintorni.
Rimane l’invito a tutti ad entrare nel coro “Voci di Siniscola” dove ognuno può dare il contributo con la sua voce.

In questa estate dove si susseguono feste e sagre di ogni genere occorre però anche guardare alle tragedie che si consumano non troppo lontane da noi e seguire con i nostri passi pensieri che si perdono nella immensità del mare e si alimentano di speranze anche nelle arsure di sabbia.
Come i gigli di mare!

Passeggiata d’agosto (a La Caletta)

E i passi
ancora legati
dal buio del sonno
si sciolgon leggeri
sulle sabbie
che disegnano
al mattino
ombre di corpi
posati a
raccogliere insonni
la luce del sole.
E là lontano
su onde leggere
viaggiano lievi
piccoli scafi
che chiedono al mare
il sostegno
di vivere.
E qualche piccola vela
chiede alla brezza
una morbida spinta
per aprire
i solchi
di acque di sale.
E scivolare laggiù
in lidi accoglienti
di genti straniere
che tendon la mano.
E stringono forte
le altrui fatiche
e i pericoli immensi
di mercanti di morte.
E lungo le dune
dove notturne
si specchian le lune
fermarsi a guardare
le distese fiorite
dei gigli del mare.

15 agosto 2025
Antonio Murru

Foto di Salvatore Pau

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