Parole che diventano voce


Carissime amiche e carissimi amici.

Abbiamo iniziato questo blog in pieno inverno, sta per finire una capricciosa primavera e ci stiamo inoltrando verso una estate che i cambiamenti climatici in corso predispongono a temperature tropicali.
Ringraziamo della fiducia che in molti ci avete dimostrato seguendo con interesse i nostri articoli che hanno spaziato e continuano a spaziare in molte categorie, dalle ricostruzioni storiche, ai racconti, dalla scuola ai contesti giovanili, dalle ricorrenze cittadine alle associazioni e alle loro attività.

Stiamo cercando di riscoprire e restituire i contesti in cui una comunità cresceva, sperava e di sentiva partecipe di un mondo più bello e più grande, che sembrava proprio a portata di mano.
Cerchiamo di dare valore alla nostra storia locale, a quella storia di piccole e grandi cose che ci ha portato fin qua ad interrogarci ancora su un futuro possibile.

Cerchiamo di raccogliere tutte le testimonianze, tutti i ricordi e vogliamo stimolare parole buone e meno buone ma sempre ricche di quell’affetto particolare per il luogo che ci ha visti nascere e avvolge noi che siamo rimasti e tutti quelli che invece ne vivono lontano.

Accogliamo con sincera amicizia i contributi che molti ci offrono e che ci servono anche per spaziare lontano, per ricordarci che il mondo vicino a noi e lontano da noi presenta grandi problemi che non possiamo ignorare e che influenzano necessariamente tutte le nostre vite.

Pur essendo nati con lo scopo particolare di conoscere e fare conoscere un territorio che, come continuiamo e continuano a dirci, è ricchissimo di risorse e di possibilità, restiamo aperti a tutte le grandi questioni che affliggono il mondo intero.

Sono avvenimenti e problemi che influenzano di certo la nostra sensibilità e il nostro stare insieme e che dobbiamo tenere presenti, perché cittadini non solo di questa città ma del mondo intero.


Le guerre, il sangue di innocenti versato nei campi e nelle strade, le strategie dei governi vicini e lontani, i movimenti di crescita e qualche volta di ribellione che si consumano davanti ai nostri occhi percorrono sempre i nostri orizzonti.

Vorremo invitare chi ha occasione di soffermarsi su qualcosa che pubblichiamo a esprimere il proprio parere, a dare suggerimenti e a fare sentire la propria visione e la sua personale angolatura.

Invito rivolto specialmente a chi è lontano, a chi nell’anima sente quel sentimento di “saudade” che Andrea Morittu ci ha descritto qualche tempo fa.

Invito rivolto a chi ritorna in questi luoghi e li guarda con occhi nuovi, con spirito diverso di chi ha visto un altrove e ci vive bene e vorrebbe esprimere e illustrare un desiderio di cambiamenti e di adeguamenti.

Trovate e troviamo insieme parole per riempire spazi vuoti, parole per criticare e parole per costruire, parole di soddisfazione e parole di speranza.

Solo così riusciremo a creare e a far sentire quel sentimento che può diventare VOCE comune, VOCE di tutti.


Antonio Murru