Sovranità

LA CRISI DI SIGONELLA: L’ULTIMO SUSSULTO DI SOVRANITÀ ITALIANA (1985)

La crisi di Sigonella del 1985 rappresenta il momento di maggiore tensione diplomatica tra l’Italia e gli Stati Uniti nel dopoguerra, un evento scatenato dal dirottamento della nave da crociera italiana Achille Lauro da parte di terroristi palestinesi il 7 ottobre.

Il Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, e il Ministro degli Esteri, Giulio Andreotti, adottarono immediatamente una strategia di mediazione pragmatica e audace, ponendo come priorità assoluta la salvezza dei circa 400 ostaggi a bordo, contravvenendo alla dottrina del “non negoziare con i terroristi” favorita da USA e Israele.

Andreotti attivò tempestivamente i canali diplomatici con il mondo arabo, parlando direttamente con i leader, tra cui il Presidente egiziano Hosni Mubarak e il leader dell’OLP Yasser Arafat, per isolare i sequestratori e trovare una via d’uscita incruenta, nonostante la drammatica notizia dell’uccisione del cittadino ebreo americano Leon Klinghoffer fosse già avvenuta.

L’accordo raggiunto in Egitto prevedeva la restituzione della nave e la fuga dei terroristi su un aereo egiziano, un compromesso doloroso ma funzionale a garantire l’incolumità dei passeggeri restanti, in una chiara manifestazione di interesse nazionale basato sull’imperativo umanitario.

La crisi precipitò quando l’aereo egiziano, intercettato dai caccia americani, fu costretto ad atterrare nella base NATO di Sigonella, in territorio italiano.

Qui si consumò lo storico scontro tra la Delta Force americana, che voleva prendere in custodia i terroristi per processarli negli Stati Uniti, e i militari italiani Carabinieri e VAM ( Vigilanza Aeronautica Militare ) schierati su ordine diretto di Craxi per circondare l’aereo.

Questo braccio di ferro di cinque ore sulla pista fu l’apice della rivendicazione della sovranità italiana: Craxi si oppose strenuamente alle pressioni del Presidente americano Ronald Reagan, sostenendo che i reati erano stati commessi a bordo di una nave battente bandiera italiana e che, pertanto, la giurisdizione spettava esclusivamente alla magistratura italiana.

Il “no” di Craxi a Reagan, che alla fine ordinò il ritiro delle sue forze, fu un gesto senza precedenti che riaffermò l’autonomia della politica estera italiana e la sua indipendenza all’interno dell’alleanza atlantica, permettendo all’Italia di processare i terroristi sul proprio suolo.

Cristina Oggiano

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